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Negli ultimi anni vediamo e sentiamo parlare di un’immagine distorta e tossica del mondo del lavoro, con l’enfasi sull'idea che il lavoro debba essere un sacrificio.
Come ci viene trasmessa questa immagine? I media riportano spesso le lamentele di ricchi imprenditori riguardo alla presunta mancanza di dedizione dei dipendenti, oppure esaltano figure che hanno compiuto enormi sacrifici per la carriera, presentandole come eroi moderni da emulare.
Quali sono i risvolti negativi del lavorare “troppo”?
Spesso si parla di come lavorare molte ore al giorno sia la chiave del successo e della ricchezza ma in realtà, lavorare troppo può avere gravi conseguenze sulla salute.
Uno studio dell'OMS ha dimostrato che lavorare 55 ore o più alla settimana aumenta del 35% il rischio di ictus e del 17% il rischio di morte per cardiopatia ischemica. Inoltre, anche la nostra salute mentale ne risente: circa 300 milioni di persone nel mondo soffrono di problemi psicologici legati al lavoro.
Una prova della situazione attuale arriva anche dai numeri prodotti dal settimo rapporto Censis che dichiarano che il 67,7% di lavoratori e lavoratrici desidera ridurre il tempo dedicato al lavoro per adottare uno stile di vita che consenta un miglior work life balance, avendo più tempo per se stessi e per la propria sfera relazionale.